L’Italia e il World Giving Index

Charity Aid Foundation (www.cafonline.org) è una organizzazione che aiuta altre charities a trarre il meglio dalla loro opera; annualmente stila la graduatoria (il World Giving Index) dei paesi del mondo attraverso un sondaggio basato su tre fondamentali domande: l’importo delle donazioni in denaro, il tempo dedicato ad attività di volontariato e il supporto offerto al “prossimo” (considerato come estraneo al nucleo familiare), stranieri inclusi.

I risultati del 2011 appena pubblicati dimostrano un incremento della solidarietà in senso lato, ma una diminuzione delle donazioni in denaro. Una lieve diminuzione, sottolinea il Caf, dovuta probabilmente alla crisi economica globale.

Non sorprendono le prime posizioni del mondo anglosassone rispetto a queste sensibilità e “attitudini”, anche se la sorpresa nasce nell’analizzare le altre posizioni soprattutto dei paesi africani (terzo mondo?) o del Medio Oriente.

A colpire è il catastrofico risultato dell’Italia che scende dal 29esimo al 104esimo posto !

E’ la peggior flessione di tutta Europa che porta la nostra nazione a ridosso di paesi quali il Portogallo e la Grecia che, pur occupando nel 2010 posizioni di bassa classifica, variano la loro performance di pochi posti (verso l’alto il primo e verso il basso la seconda). Nel approfondire la lettura dei dati, il quadro non si schiarisce, dal momento che le donazioni fanno riferimento al 2009, anno in cui – a causa del terremoto in Abruzzo – la “spinta filantropica” degli italiani ha avuto uno stimolo del tutto particolare.

Per i fundraisier o – in generale – per chi opera nel terzo settore è una lettura interessante, che ricolloca la sensibilità della popolazione in una dimensione nuova, ridisegnando in un certo senso la geografia mondiale secondo criteri “nuovi”.

Ecco i link ai rapporti del 2011 (oppure cercali entrambi nella sezione documenti)

https://www.cafonline.org/publications/2011-publications/world-giving-index-2011.aspx

e del 2010

https://www.cafonline.org/navigation/footer/about-caf/publications/2010-publications/world-giving-index.aspx

la lettura comparativa dei dati tra le due annualità è forse l’aspetto più interessante.

Personalmente sono portato a leggere anche questo “tonfo” non solo come uno delle tante caratteristiche negative del nostro bellissimo paese, ma soprattutto come una straordinaria opportunità di impegno, nel far crescere la sensibilità di ogni singolo sostenitore e di coinvolgerne sempre di nuovi, non solo per affidarci banalmente del denaro, ma anche nell’essere costantemente disponibili a offrire il proprio tempo e la propria attenzione all’altro.

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